I nuovi bivacchi Fiamme Gialle: spaziosi ed efficienti

Un riparo in alta quota può rivelarsi di fondamentale importanza per un escursionista.

La notizia dell'installazione dei nuovi bivacchi Fiamme Gialle rappresenta un importante passo avanti in direzione della tutela e della sicurezza degli appassionati.

Queste nuove strutture sostituiranno tre bivacchi, offrono un rinnovato luogo di riparo, con un occhio di riguardo all’efficienza ed alla vivibilità degli spazi.

Dove e quando saranno collocati?

I bivacchi Fiamme Gialle saranno installati in Trentino entro la fine del 2024.

Ecco qui i nomi dei tre bivacchi che verranno sostituiti:

  • Il Bivacco Fiamme Gialle, collocato sul Cimon della Pala a 3005 metri;

  • Il Bivacco Renato Reali, incastonato sulla suggestiva Forcella del Marmor a 2560 metri;

  • Il Bivacco Aldo Moro, posizionato presso la Forcella Bragarolo a 2575 metri.

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Massima vivibilità e minimo impatto ambientale

I nuovi bivacchi Fiamme Gialle sono progettati come strutture di emergenza, per aiutare gli alpinisti in difficoltà. Offrono un luogo caldo e spazioso, con 9 posti letto fissi e la possibilità di aggiungere altri 3 posti in caso di necessità.

Inoltre, sono dotati di uno spazio aggiuntivo per la barella e di un lucernario che permette una migliore vivibilità.

Per essere facilmente individuabili, sono realizzati di colore giallo.

La salvaguardia dell'ambiente è stata un’altra delle priorità nella progettazione dei nuovi bivacchi Fiamme Gialle.

Esternamente sono realizzati in lamiera per resistere alle intemperie dell'alta quota, mentre gli interni sono realizzati in multistrato di betulla. Sul tetto è posizionato un pannello fotovoltaico per ricaricare dispositivi elettronici, alimentare le luci interne ed una luce d’emergenza esterna, riducendo al minimo l'impatto ambientale.

Un grande grazie a tutte le persone e a tutti gli enti coinvolti in questo progetto

La realizzazione dei nuovi bivacchi Fiamme Gialle è stata possibile grazie all'impegno e alla collaborazione di numerose persone e enti.

Un grande ringraziamento va alla Provincia Autonoma di Trento, all'architetto trentino Raffaele Cetto, al C.A.I. dei comuni di Primiero San Martino di Castrozza e Predazzo, alla Comunità di Fiemme, ai Consorzi dei Bacini Imbriferi Montani, alla Società Alpinisti Tridentini, all'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trento, alla Fondazione Dolomiti UNESCO e a Trentino Marketing.

Grazie al loro contributo, gli escursionisti potranno trovare un rinnovato punto di riparo nelle loro avventure in alta montagna.

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